Arriva accompagnato da una piccola luna l’asteroide 1998 QE2: a svelare che il ‘sasso cosmico’ che si sta avvicinando alla Terra è in realtà un oggetto doppio sono le osservazioni radar, condotte a poche ore dal passaggio ravvicinato, previsto per le 23, ora italiana.
HA UNA PICCOLA LUNA Del diametro di 2,7 chilometri l’oggetto raggiungerà il massimo avvicinamento quando si troverà a 5,8 milioni di chilometri dalla Terra. Nessun pericolo di impatto, ma in tutto il mondo astronomi e astrofili sono mobilitati per osservarlo. Sul canale Scienza e Tecnica, sul sito www.ansa.it, vi sarà una diretta streaming con il Virtual Telescope questa sera alle 22,30, per osservare l’asteroide. L’oggetto passerà a «una distanza di tutta sicurezza, ma questi passaggi ravvicinati sono occasioni ghiotte per osservare da vicino questi oggetti, altrimenti raggiungibili solo con missioni spaziali» rileva l’astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope.
“COME UN BLILLANTE” Durante i passaggi ravvicinati, prosegue l’esperto, questi oggetti sono più brillanti e il segnale più luminoso permette di comprendere meglio alcune caratteristiche: come rotazione e la presenza di eventuali lune. Come in questo caso, le osservazioni radar dell’asteroide 1998 QE2, effettuate con l’osservatorio radar Goldstone in California, hanno permesso di scoprire, spiega Masi, «che l’oggetto ruota su se stesso in meno di 4 ore ed è doppio, cioè è accompagnato da una piccola luna». In realtà, sottolinea Masi, oggetti di questo tipo non sono insoliti, rappresentano circa il 15% della popolazione di asteroidi ma averli ‘a portata di mano, anzi di telescopiò, per osservarli, come in questi giorni, è molto raro. L’ipotesi più accreditata sull’origine di questi piccoli sistemi è, spiega Masi, che le piccole lune siano una costola degli asteroidi, che si è staccata a causa della veloce rotazione degli oggetti. Scoperto il 19 agosto del 1998, dal programma di monitoraggio degli asteroidi vicini alla Terra del Massachusetts Institute of Technology, l’asteroide, osserva Masi «questa sera ci regala il suo passaggio più ravvicinato dei prossimi 200 anni». L’asteroide sarà visibile da tutta Italia, il consiglio come sempre in questi casi è quello di recarsi in zone dove il cielo è privo di inquinamento luminoso. Per osservarlo bisognerà guardare verso sud in direzione della costellazione della Bilancia, l’asteroide, spiega Masi, sarà visibile anche con telescopi di modeste dimensioni, del diametro di 10-15 centimetri, e si può tentare anche di fotografarlo con un modesto teleobiettivo da 135 millimetri.